Descrizione

La scuola dell’infanzia Santa Lucia nasce da una collaborazione tra l’Opera Pia Istituto Santa Lucia e una partnership operativa con capofila la cooperativa sociale Pueri, insieme alla cooperativa sociale Paideia e all’Associazione E.co. Onlus.

È caratterizzata da una didattica innovativa integrata da iniziative didattiche quali l’inglese, la musica.

L’organizzazione della scuola dell’infanzia, nasce da una serie di osservazioni empiriche svolte nel corso degli anni di lavoro con i bambini all’interno delle diverse strutture per l’infanzia gestite dalla Cooperativa Pueri e dall’intrecciarsi di queste osservazioni con i vissuti e le storie narrate dai diversi operatori.

Le conclusioni alle quali si è pervenuti si pongono, peraltro, in coerenza e continuità con il riconoscimento, a livello generale e programmatico, dell’autonomia didattica e organizzativa della scuola, intesa come capacità di ripensare i suoi processi, le forme della sua organizzazione e, nello stesso tempo, di ripensare i momenti educativi alla luce dei bisogni emergenti e di una intelligente flessibilità di risposte.

I bambini saranno suddivisi in classi omogenee per età, in modo che la relazione tra i pari sia semplificata da un analogo sviluppo socio pedagogico. Le classi sono composte da un numero di bambini che aumenta progressivamente a seconda ell’età: 18/20 per il gruppo 3 anni, 20/22 per il gruppo 4 anni e 22/25 per il gruppo 5 anni. Ciascun gruppo ha  a supporto un’assistente  didattica che collaborerà con l’insegnante/educatore per le attività previste.

E’ presente anche una sezione primavera, per bimbi che compiono 24 mesi entro il 31 dicembre dell’anno scolastico, composta da un massimo di 15 bambini,  la cui programmazione didattica è analoga a quella seguita negli asili nido gestiti dalla cooperativa Pueri.

Le insegnanti presenti a scuola saranno una per gruppo, oltre a due insegnanti specialistiche di inglese e musica.

Ogni insegnate/educatore è specializzato in un area di attività e, in base alle sua formazione, alle sue preferenze o caratteristiche personali, diventa responsabile e coordinatore della singola attività (gioco simbolico, pre-grafismo, pre-lettura, laboratorio artistico, linguistico….). Co-costruisce con i colleghi la responsabilità dell’essere (non lui individualmente ma insieme a tutto il gruppo di operatori) referente educativo e affettivo per il bambino all’interno della struttura.

La programmazione settimanale prevede alcune attività di routine quotidiane e settimanali.

La giornata è così scandita:

7:45 – 9:15 Accoglienza/gioco libero

9:15 – 9:45 Gioco delle presenze e colazione

9:45 – 12:30 Attività didattica laboratoriale

12:30 – 13:30 – Igiene e Pranzo

13:30 – 14:30 favola o racconto e attività a tavolino

14:30 – 15:30 gioco libero

Nell’ambito delle didattica laboratoriale si alterneranno nel corso della settimana le seguenti attività:

Lunedì: Lezione introduttiva all’argomento da trattare settimanalmente. La “lezione” sarà presentata sotto forma di narrazione che fungerà  da sfondo integratore  della programmazione didattica. Un personaggio/burattino servirà da mediatore con i bambini e introdurrà l’argomento della settimana.

Dal martedì al giovedì: l’argomento della settimana sarà oggetto di attività laboratoriali attraverso schede da completare, colorare, ritagliare  secondo livelli di difficoltà che varieranno a seconda dell’età del gruppo. Il laboratorio durerà mediamente da 20 a 45 minuti a seconda del gruppo e della “capacità di tenuta” dei bambini.

Il gioco associato al laboratorio sarà anch’esso coerente con l’argomento trattato affinché, attraverso l’agito, il bambino nel corso della settimana riprenda i concetti appresi e li consolidi.

Due o tre  volte a settimana (a seconda dell’età del gruppo), sarà dedicata mezz’ora alle attività di pregrafismo e precalcolo, con un approccio differente a seconda dell’età del gruppo. Un’ora a settimana, a aprtire dai tre anni,  è prevista una lezione di inglese con insegnante di madrelingua, della durata progressiva a 45 minuti a un'ora, per favorire lo cviluppo  di competenze linguistiche legate alla comprensione, alla fonetica, alla comunicazione e, nell'ultimo anno, anche ad attività di pregrafismo.

Nel corso delle attività curriculari è previsto anche un corso di musica tenuto da un’insegnante specializzata in propedeutica musicale.